Cari AMICI tutti,
questa settimana è confermato l’incontro per MERCOLEDI’ 8 OTTOBRE 2008 alle ore 20:30, presso la saletta del MONASTERO di San LEONARDO in Montefalco.Dato per certo che il capitolo dell’OBBEDINZA va approfondito fino all’assemblea generale che si terrà prima di Natale 2008, per il prossimo mercoledì il lavoro di Scuola di Comunità continua rileggendo il capitolo dell’OBBEDIENZA del libro: SI PUO’ VIVERE COSI’ (da pag. 131 a pag140 della “nuova edizione” e da pag. 110 a pag 118 della “vecchia edizione”). L’indicazione per il prossimo incontro è :
approfondirne la lettura in casa ed arrivare all’appuntamento di Mercoledì 8 p.v. con UNA PROPRIA RIFLESSIONE ... UNA DOMANDA, UNA PROPRIA TESTIMONIANZA VISSUTA... insomma un qualcosa che la lettura che andiamo a rifare ci provoca, ci suscita; leggere qualche pagina dell’Assemblea sull’OBBEDIENZA.
Con questo lavoro arriviamo all’incontro preparati a rispondere a questa domanda: COS’E’ PER ME LA RAGIONE, COS’E’ PER ME L’OBBEDIENZA?Riflettiamo su questa domanda anche quando siamo al lavoro, in ogni istante possibile della nostra giornata
lunedì 6 ottobre 2008
prossimo incontro
Cari AMICI tutti,
questa settimana è confermato l’incontro per MERCOLEDI’ 8 OTTOBRE 2008 alle ore 20:30, presso la saletta del MONASTERO di San LEONARDO in Montefalco.Dato per certo che il capitolo dell’OBBEDINZA va approfondito fino all’assemblea generale che si terrà prima di Natale 2008, per il prossimo mercoledì il lavoro di Scuola di Comunità continua rileggendo il capitolo dell’OBBEDIENZA del libro: SI PUO’ VIVERE COSI’ (da pag. 131 a pag140 della “nuova edizione” e da pag. 110 a pag 118 della “vecchia edizione”). L’indicazione per il prossimo incontro è :
approfondirne la lettura in casa ed arrivare all’appuntamento di Mercoledì 8 p.v. con UNA PROPRIA RIFLESSIONE ... UNA DOMANDA, UNA PROPRIA TESTIMONIANZA VISSUTA... insomma un qualcosa che la lettura che andiamo a rifare ci provoca, ci suscita; leggere qualche pagina dell’Assemblea sull’OBBEDIENZA.
Con questo lavoro arriviamo all’incontro preparati a rispondere a questa domanda: COS’E’ PER ME LA RAGIONE, COS’E’ PER ME L’OBBEDIENZA?Riflettiamo su questa domanda anche quando siamo al lavoro, in ogni istante possibile della nostra giornata
questa settimana è confermato l’incontro per MERCOLEDI’ 8 OTTOBRE 2008 alle ore 20:30, presso la saletta del MONASTERO di San LEONARDO in Montefalco.Dato per certo che il capitolo dell’OBBEDINZA va approfondito fino all’assemblea generale che si terrà prima di Natale 2008, per il prossimo mercoledì il lavoro di Scuola di Comunità continua rileggendo il capitolo dell’OBBEDIENZA del libro: SI PUO’ VIVERE COSI’ (da pag. 131 a pag140 della “nuova edizione” e da pag. 110 a pag 118 della “vecchia edizione”). L’indicazione per il prossimo incontro è :
approfondirne la lettura in casa ed arrivare all’appuntamento di Mercoledì 8 p.v. con UNA PROPRIA RIFLESSIONE ... UNA DOMANDA, UNA PROPRIA TESTIMONIANZA VISSUTA... insomma un qualcosa che la lettura che andiamo a rifare ci provoca, ci suscita; leggere qualche pagina dell’Assemblea sull’OBBEDIENZA.
Con questo lavoro arriviamo all’incontro preparati a rispondere a questa domanda: COS’E’ PER ME LA RAGIONE, COS’E’ PER ME L’OBBEDIENZA?Riflettiamo su questa domanda anche quando siamo al lavoro, in ogni istante possibile della nostra giornata
venerdì 19 settembre 2008
Scuola di Comunità
Vi informo che la Scuola di Comunità ricomincerà il prossimo MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2008, alle ore 21:00, come in passato, presso i locali del parlatorio del Monastero di San Leonardo in Montefalco Via G. Verdi (recentemente intitolata a Santa Chiara), si consiglia di prepararci leggendo da pagina 115 a pagina 131, seguitando sul solito libro: “SI PUO’ VIVERE COSi?” di Don Luigi Giussani.
per una giornata triste
Dio aprira una via dove sembra non ci sia....come opera non so ma una nuova via vedrò
martedì 19 agosto 2008
16 agosto processione di S.Chiara a Montefalco
La sera della processione in piazza è stato qualcosa di impressionante ..la piazza piena e illuminata dalle candele con la salma di s.chiara nell centro, vista dall'alto sembrava di vedere la gente che va a Lourdes (almeno come si vede in tv, non so dal vero), in fondo possiamo vedere anche questo come un miracolo di S.Chiara.
giovedì 14 agosto 2008
curiosità!!!!!
ciao
mi è capitato di cercare in rete "San Paolo", io speravo di trovare alcuni scritti del santo.. non ci crederet ma nelle prime pagine è uscito di tutto (banche , ospedali, società, alberghi) ma non le informazioni sul santo. Da una parte dimostra quanto il cristianesimo è radicato in questo paese, dall'altra è un po triste.
ciao a tutti e buona giornata
mi è capitato di cercare in rete "San Paolo", io speravo di trovare alcuni scritti del santo.. non ci crederet ma nelle prime pagine è uscito di tutto (banche , ospedali, società, alberghi) ma non le informazioni sul santo. Da una parte dimostra quanto il cristianesimo è radicato in questo paese, dall'altra è un po triste.
ciao a tutti e buona giornata
domenica 10 agosto 2008
Moyra un amore senza fine
Ho trovato in ret questo articolo , mi ha colpito e lo riporto integralmente nella speranza di far riflettere.. e di suscitare qualche commento anche legato alla vicenda di Eluana anche se personalmente su Eluana ho idee contrastanti e non riesco a giudicare ne a prendere posizione.
Nel 2000 Moyra, sposata da 5 anni, attendeva il primo figlio, una bimba, che avrebbe dovuto nascere il 18 gennaio.
Invece, un’embolia amniotica, la corsa all’ospedale, Asia muore e la sua mamma va in coma. La signora Giovanna è la mamma di Moyra Quaresmini e mi accoglie sul portone di casa con un sorriso gioviale, abitano a Nova Milanese, una zona tranquilla di questo paese dell’hinterland milanese. Il nostro primo incontro è stato telefonico e mentre si chiacchierava ho scoperto che, forse, c’eravamo già incontrate a Borghetto Santo Spirito, laddove le persone con handicap hanno l’occasione di trascorrere un periodo di vacanza nella casa dell’Unitalsi. Non avrei mai immaginato che sua figlia fosse la donna in coma vegetativo di cui avevo sentito parlare: ho sempre pensato che le persone in coma vegetativo stessero tutto il giorno stese in un letto ed invece sua figlia era in spiaggia, in carrozzina. Vedi il pregiudizio? Credi già di sapere, e questo non ti da modo di incontrare il vero.
Incontro Moyra per la prima volta mentre se ne sta seduta sulla sua sedia a ruote sul balcone di casa, è un’estate tiepida e lei si gode il sole del mattino che le bacia la pelle.
Arriva un’amica che viene a trovarla e a farle la manicure. Aveva tante amiche Moyra ma ora, mi racconta la mamma, solo qualcuna perché le altre preferiscono ricordarla com’era.
Mi viene spontaneo pensare che è una frase che si dice davanti alle persone defunte, ma Moyra non lo è, questo è certo, basta guardarla mentre sorride alla mamma che la bacia sul collo.
Sulle pareti della sua stanza le foto di prima, quando faceva la parrucchiera e quando progettava un futuro da moglie e mamma, prima di quel 13 gennaio, quando la vita ha fatto una giravolta e nulla di quello che si era pensato, immaginato, accarezzato è avvenuto come previsto.
Nel 2000 Moyra, sposata da 5 anni, attendeva il primo figlio, una bimba, che avrebbe dovuto nascere il 18 gennaio.
Tutti attendevano Asia: la futura nonna l’aveva vista nell’ecografia succhiarsi il dito, ed anche il futuro nonno Faustino aveva potuto vederla attraverso lo schermo quando, mancavano pochi giorni al termine della gestazione.
Invece, un’embolia amniotica, la corsa all’ospedale, Asia muore e la sua mamma va in coma.
Ora Giovanna e Faustino lo raccontano con serenità, capisci che hanno passato momenti atroci, ma anche che li hanno superati, che vivono una serenità ed una complicità che si coglie guardandoli.
Andiamo in cucina, papà Faustino ci prepara il cafè e la mamma porta tra noi anche Moyra, le fa bere il succo di frutta con il cucchiaino. Inizialmente Moyra era alimentata con la Peg, ne abbiamo sentito parlare molto in questi giorni: si tratta del sondino dal quale passa l’alimentazione per molte delle persone in coma vegetativo, come accade anche per Eluana Englaro, ma ora Moyra mangia con il cucchiaino, grazie alla pazienza e alla tenacia della sua mamma. Il sondino naso-gastrico serve solo per l’acqua, ma la mamma nutre la speranza che ci si possa liberare anche di quello.
Sul fornello si sta cocendo un coniglio e la casa profuma di buono.
Ci raccontiamo come se ci conoscessimo da sempre, papà Faustino è un pratico e mi racconta che bisognerebbe avere il coraggio di dire le cose come stanno, che le persone in coma costano e che forse, dietro a questa frenesia di staccare il sondino che le alimenta, c’è anche una mentalità che considera le persone come Moyra un peso.
Sia chiaro, nessuno di noi vorrebbe fare certe fatiche, ma la vita a volte traccia sentieri imprevisti e tu, guardando questa famiglia, capisci che il loro hanno scelto di percorrerlo questo sentiero, è un eroico quotidiano, per certi versi come quello di tanti altri. - Ci sono malattie che non si vedono -, mi dice il signor Faustino, persone che non vanno in giro su una sedia a ruote e nessuno conosce la loro fatica e la loro pena, ma è la vita, ed è fatta anche di questo.
Il Comune manda due persone che tutte le mattine si occupano di Moyra, la lavano e la pettinano; poi l’Asl manda la fisioterapista ma, poi, rimangono il sabato e la domenica dove tutti i servizi si interrompono e, forse, si potrebbe pensare a migliorare questo aspetto. e Poi ci sono alcune forniture farmaceutiche che non sono gratuite, anche di questo bisognerebbe tenere conto.
L’amica di Moyra ci saluta. Prima di uscire accarezza Moyra sulle spalle ed è chiaro che a lei queste coccole piacciono.
Inoltre riesce a farsi capire quand’è in posizione scomoda o quando vuole farsi rimettere a letto, è chiaro che il grande amore e la serenità che trasmettono le persone che le stanno intorno l’aiutano a fare quei piccoli progressi che sono per lei una grande conquista.
Moyra e la sua famiglia sono una risorsa per tutti, non solo per chi vive e affronta lo stesso problema, ma anche per chi, come noi, è preso da mille altri problemi, per gli adolescenti che spesso cercano di “vivere la vita al massimo” rischiando di buttarla via. Passare qualche pomeriggio a casa dei signori Quaresmini potrebbe essere davvero uno scambio d’esperienze, toccare con mano come la vita sia bella, sempre, se accolta e coccolata anche nelle difficoltà.
Il coniglio è cotto e la signora Giovanna butta la pasta nell’acqua che bolle, tra un po’ pranzeranno ed anche Moyra mangerà il pranzo frullato di mamma Giovanna, io li saluto, ma esco con la certezza di avere incontrato nuovi amici, persone che con la loro vita ti aiutano a guardare in modo differente anche al tuo destino.
preso da: http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=9393
Nel 2000 Moyra, sposata da 5 anni, attendeva il primo figlio, una bimba, che avrebbe dovuto nascere il 18 gennaio.
Invece, un’embolia amniotica, la corsa all’ospedale, Asia muore e la sua mamma va in coma. La signora Giovanna è la mamma di Moyra Quaresmini e mi accoglie sul portone di casa con un sorriso gioviale, abitano a Nova Milanese, una zona tranquilla di questo paese dell’hinterland milanese. Il nostro primo incontro è stato telefonico e mentre si chiacchierava ho scoperto che, forse, c’eravamo già incontrate a Borghetto Santo Spirito, laddove le persone con handicap hanno l’occasione di trascorrere un periodo di vacanza nella casa dell’Unitalsi. Non avrei mai immaginato che sua figlia fosse la donna in coma vegetativo di cui avevo sentito parlare: ho sempre pensato che le persone in coma vegetativo stessero tutto il giorno stese in un letto ed invece sua figlia era in spiaggia, in carrozzina. Vedi il pregiudizio? Credi già di sapere, e questo non ti da modo di incontrare il vero.
Incontro Moyra per la prima volta mentre se ne sta seduta sulla sua sedia a ruote sul balcone di casa, è un’estate tiepida e lei si gode il sole del mattino che le bacia la pelle.
Arriva un’amica che viene a trovarla e a farle la manicure. Aveva tante amiche Moyra ma ora, mi racconta la mamma, solo qualcuna perché le altre preferiscono ricordarla com’era.
Mi viene spontaneo pensare che è una frase che si dice davanti alle persone defunte, ma Moyra non lo è, questo è certo, basta guardarla mentre sorride alla mamma che la bacia sul collo.
Sulle pareti della sua stanza le foto di prima, quando faceva la parrucchiera e quando progettava un futuro da moglie e mamma, prima di quel 13 gennaio, quando la vita ha fatto una giravolta e nulla di quello che si era pensato, immaginato, accarezzato è avvenuto come previsto.
Nel 2000 Moyra, sposata da 5 anni, attendeva il primo figlio, una bimba, che avrebbe dovuto nascere il 18 gennaio.
Tutti attendevano Asia: la futura nonna l’aveva vista nell’ecografia succhiarsi il dito, ed anche il futuro nonno Faustino aveva potuto vederla attraverso lo schermo quando, mancavano pochi giorni al termine della gestazione.
Invece, un’embolia amniotica, la corsa all’ospedale, Asia muore e la sua mamma va in coma.
Ora Giovanna e Faustino lo raccontano con serenità, capisci che hanno passato momenti atroci, ma anche che li hanno superati, che vivono una serenità ed una complicità che si coglie guardandoli.
Andiamo in cucina, papà Faustino ci prepara il cafè e la mamma porta tra noi anche Moyra, le fa bere il succo di frutta con il cucchiaino. Inizialmente Moyra era alimentata con la Peg, ne abbiamo sentito parlare molto in questi giorni: si tratta del sondino dal quale passa l’alimentazione per molte delle persone in coma vegetativo, come accade anche per Eluana Englaro, ma ora Moyra mangia con il cucchiaino, grazie alla pazienza e alla tenacia della sua mamma. Il sondino naso-gastrico serve solo per l’acqua, ma la mamma nutre la speranza che ci si possa liberare anche di quello.
Sul fornello si sta cocendo un coniglio e la casa profuma di buono.
Ci raccontiamo come se ci conoscessimo da sempre, papà Faustino è un pratico e mi racconta che bisognerebbe avere il coraggio di dire le cose come stanno, che le persone in coma costano e che forse, dietro a questa frenesia di staccare il sondino che le alimenta, c’è anche una mentalità che considera le persone come Moyra un peso.
Sia chiaro, nessuno di noi vorrebbe fare certe fatiche, ma la vita a volte traccia sentieri imprevisti e tu, guardando questa famiglia, capisci che il loro hanno scelto di percorrerlo questo sentiero, è un eroico quotidiano, per certi versi come quello di tanti altri. - Ci sono malattie che non si vedono -, mi dice il signor Faustino, persone che non vanno in giro su una sedia a ruote e nessuno conosce la loro fatica e la loro pena, ma è la vita, ed è fatta anche di questo.
Il Comune manda due persone che tutte le mattine si occupano di Moyra, la lavano e la pettinano; poi l’Asl manda la fisioterapista ma, poi, rimangono il sabato e la domenica dove tutti i servizi si interrompono e, forse, si potrebbe pensare a migliorare questo aspetto. e Poi ci sono alcune forniture farmaceutiche che non sono gratuite, anche di questo bisognerebbe tenere conto.
L’amica di Moyra ci saluta. Prima di uscire accarezza Moyra sulle spalle ed è chiaro che a lei queste coccole piacciono.
Inoltre riesce a farsi capire quand’è in posizione scomoda o quando vuole farsi rimettere a letto, è chiaro che il grande amore e la serenità che trasmettono le persone che le stanno intorno l’aiutano a fare quei piccoli progressi che sono per lei una grande conquista.
Moyra e la sua famiglia sono una risorsa per tutti, non solo per chi vive e affronta lo stesso problema, ma anche per chi, come noi, è preso da mille altri problemi, per gli adolescenti che spesso cercano di “vivere la vita al massimo” rischiando di buttarla via. Passare qualche pomeriggio a casa dei signori Quaresmini potrebbe essere davvero uno scambio d’esperienze, toccare con mano come la vita sia bella, sempre, se accolta e coccolata anche nelle difficoltà.
Il coniglio è cotto e la signora Giovanna butta la pasta nell’acqua che bolle, tra un po’ pranzeranno ed anche Moyra mangerà il pranzo frullato di mamma Giovanna, io li saluto, ma esco con la certezza di avere incontrato nuovi amici, persone che con la loro vita ti aiutano a guardare in modo differente anche al tuo destino.
preso da: http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=9393
venerdì 8 agosto 2008
partenza per ferie...
Ciao
visto che molti domani partirano per una vacanza insieme
vi auguro buone vacanze... e se avete voglia pubblicate qualche foto.
Ciao
visto che molti domani partirano per una vacanza insieme
vi auguro buone vacanze... e se avete voglia pubblicate qualche foto.
Ciao
mercoledì 6 agosto 2008
Madre teresa in musical
Mercoledi 6 agosto 2008 ore 21,30 chiesa di Sant'Agostino- Corso Mameli- Montefalco
Il monastero di Santa Chiara e la parocchia di S.Bartolomeo, in occasione del 7 centenario della morte di Santa Chiara da Montefalco, presentano "Madre teesa in musical" libero arrangiamento di madre teresa in musical di Castellaci e Paulicelli
Il monastero di Santa Chiara e la parocchia di S.Bartolomeo, in occasione del 7 centenario della morte di Santa Chiara da Montefalco, presentano "Madre teesa in musical" libero arrangiamento di madre teresa in musical di Castellaci e Paulicelli
sabato 2 agosto 2008
La Novena all'Amore Misericordioso di Gesù. IX giorno
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre nostro: "Ma liberaci dal male. Amen." Chiediamo che Dio ci liberi da ogni male, cioè da mali dell'anima e da quelli del corpo, e da quelli eterni e da quelli temporali; dai passati, dai presenti e dai futuri; dai peccati, dai vizi e dalle passioni disordinate; dalle cattive inclinazioni, dallo spirito di ira e di superbia. E lo chiediamo, dicendo Amen, con intensità, affetto e fiducia, poiché Dio vuole e comanda che chiediamo così.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, lavami col sangue del tuo divino Costato, perché io torni puro alla vita della tua grazia. Entra, Signore, nella mia povera stanza e riposa con me: accompagnami nel pericoloso cammino, che percorro affinché non mi perda. Sostieni, Signore, la debolezza del mio spirito e consolami nelle angustie del mio cuore dicendomi che, per la tua misericordia, non lascerai di amarmi un solo momento e che sarai sempre con me.
3 Pater, Ave, Gloria.
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre nostro: "Ma liberaci dal male. Amen." Chiediamo che Dio ci liberi da ogni male, cioè da mali dell'anima e da quelli del corpo, e da quelli eterni e da quelli temporali; dai passati, dai presenti e dai futuri; dai peccati, dai vizi e dalle passioni disordinate; dalle cattive inclinazioni, dallo spirito di ira e di superbia. E lo chiediamo, dicendo Amen, con intensità, affetto e fiducia, poiché Dio vuole e comanda che chiediamo così.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, lavami col sangue del tuo divino Costato, perché io torni puro alla vita della tua grazia. Entra, Signore, nella mia povera stanza e riposa con me: accompagnami nel pericoloso cammino, che percorro affinché non mi perda. Sostieni, Signore, la debolezza del mio spirito e consolami nelle angustie del mio cuore dicendomi che, per la tua misericordia, non lascerai di amarmi un solo momento e che sarai sempre con me.
3 Pater, Ave, Gloria.
giovedì 31 luglio 2008
La Novena all'Amore Misericordioso di Gesù. VIII giorno
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre nostro: "Non ci indurre in tentazione". Nel chiedere al Signore che non ci lasci cadere nella tentazione, riconosciamo che egli permette la tentazione per il nostro profitto, la nostra debolezza per vincerla, la fortezza divina per la nostra vittoria. Il Signore non nega la grazia, a chi fa da parte sua quanto è necessario per vincere i nostri potenti nemici. Chiedendo che non ci lasci cadere nella tentazione, domandiamo di non contrarre nuovi debiti oltre quelli già contratti.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, sii protezione e conforto all'anima mia, sii mia difesa contro ogni tentazione e coprimi con lo scudo della tua verità. Sii il mio compagno e la mia speranza; difesa e riparo contro tutti i pericoli dell'anima e del corpo. Guidami nel vasto mare di questo mondo e degnati di consolarmi in questa tribolazione. Mi serva di porto sicurissimo l'abisso del tuo amore e della tua misericordia. Così potrò vedermi libero dalle insidie del demonio.
3 Pater, Ave, Gloria.
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre nostro: "Non ci indurre in tentazione". Nel chiedere al Signore che non ci lasci cadere nella tentazione, riconosciamo che egli permette la tentazione per il nostro profitto, la nostra debolezza per vincerla, la fortezza divina per la nostra vittoria. Il Signore non nega la grazia, a chi fa da parte sua quanto è necessario per vincere i nostri potenti nemici. Chiedendo che non ci lasci cadere nella tentazione, domandiamo di non contrarre nuovi debiti oltre quelli già contratti.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, sii protezione e conforto all'anima mia, sii mia difesa contro ogni tentazione e coprimi con lo scudo della tua verità. Sii il mio compagno e la mia speranza; difesa e riparo contro tutti i pericoli dell'anima e del corpo. Guidami nel vasto mare di questo mondo e degnati di consolarmi in questa tribolazione. Mi serva di porto sicurissimo l'abisso del tuo amore e della tua misericordia. Così potrò vedermi libero dalle insidie del demonio.
3 Pater, Ave, Gloria.
mercoledì 30 luglio 2008
La Novena all'Amore Misericordioso di Gesù. VII giorno
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre nostro: "Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori". Chiediamo a Dio che perdoni i nostri debiti che sono i peccati e le pene dovute per essi, pena enorme che mai potremo pagare, se non col Sangue del buon Gesù, con i talenti di grazia e di natura che abbiamo ricevuto da Dio e con tutto ciò che siamo e possediamo. E ci impegniamo, in questa domanda, a perdonare al nostro prossimo i debiti che ha con noi, dimenticandoli senza vendicarci, e questi sono le ingiurie e le offese che ci hanno fatto. Su questo punto, Dio mette nelle nostre mani il giudizio che si deve fare di noi, perché se perdoniamo, ci perdonerà e se non perdoniamo gli altri, Egli non ci perdonerà.
Domanda
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena)
.
Preghiera: Gesù mio, so che Tu chiami tutti senza eccezione, abiti negli umili, ami chi ti ama, giudichi la causa del povero, hai pietà di tutti e niente odi di quanto il tuo potere creò; dissimuli le mancanze degli uomini e li attendi a penitenza e ricevi il peccatore con amore e misericordia. Apri anche a me, Signore, la sorgente della vita, concedimi il perdono e annienta in me tutto ciò che si oppone alla tua legge divina.
3 Pater, Ave, Gloria.
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre nostro: "Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori". Chiediamo a Dio che perdoni i nostri debiti che sono i peccati e le pene dovute per essi, pena enorme che mai potremo pagare, se non col Sangue del buon Gesù, con i talenti di grazia e di natura che abbiamo ricevuto da Dio e con tutto ciò che siamo e possediamo. E ci impegniamo, in questa domanda, a perdonare al nostro prossimo i debiti che ha con noi, dimenticandoli senza vendicarci, e questi sono le ingiurie e le offese che ci hanno fatto. Su questo punto, Dio mette nelle nostre mani il giudizio che si deve fare di noi, perché se perdoniamo, ci perdonerà e se non perdoniamo gli altri, Egli non ci perdonerà.
Domanda
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena)
.
Preghiera: Gesù mio, so che Tu chiami tutti senza eccezione, abiti negli umili, ami chi ti ama, giudichi la causa del povero, hai pietà di tutti e niente odi di quanto il tuo potere creò; dissimuli le mancanze degli uomini e li attendi a penitenza e ricevi il peccatore con amore e misericordia. Apri anche a me, Signore, la sorgente della vita, concedimi il perdono e annienta in me tutto ciò che si oppone alla tua legge divina.
3 Pater, Ave, Gloria.
martedì 29 luglio 2008
lunedì 28 luglio 2008
La Novena all'Amore Misericordioso di Gesù. V GIORNO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre nostro: "Sia fatta la tua volontà come in cielo così n terra" Qui chiediamo che la volontà di Dio si faccia in tutte le creature: lo chiediamo con fortezza e perseveranza, con purezza e perfezione, e chiediamo di compierla noi stessi, in qualsiasi modo e per qualunque via si venga a conoscere.
Domanda
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Dammi, Gesù mio, una fede viva e fa che io osservi fedelmente i tuoi divini comandamenti e che, col cuore pieno della tua carità, corra sul sentiero dei tuoi precetti. Fammi gustare la soavità del tuo Spirito ed aver fame di compiere la tua divina volontà, affinché ti sia sempre accetto e gradevole il mio povero servizio. Mi benedica, Gesù mio, l'Onnipotenza del Padre. Mi benedica la tua Sapienza. Mi dia la sua Benedizione la benignissima Carità dello Spirito Santo e mi custodisca per la vita eterna.
3 Pater, Ave, Gloria.
domenica 27 luglio 2008
La Novena all'Amore Misericordioso di Gesù. IV giorno
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole dei Padre nostro. "Venga il tuo Regno". In questa domanda chiediamo che venga in noi, che, ci dia il regno della grazia e dei favori del cielo, perché viviamo da giusti; e il regno della gloria dove Egli regna in pace perfetta, coi Beati. E perciò chiediamo anche la fine del regno del peccato, del demonio e delle tenebre.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera:
Signore, abbi misericordia di me, e fa' ciò che ti suggerisce il cuore. Abbi misericordia di me, Dio mio, e liberami da tutto ciò che m'impedisce di giungere a Te e fa' che nell'ora della mia morte l'anima mia non oda una sentenza terribile, ma le salutari parole della tua voce: "Vieni, benedetta, dal Padre mio" e si rallegri l'anima mia alla vista del tuo volto.
3 Pater, Ave, Gloria.
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole dei Padre nostro. "Venga il tuo Regno". In questa domanda chiediamo che venga in noi, che, ci dia il regno della grazia e dei favori del cielo, perché viviamo da giusti; e il regno della gloria dove Egli regna in pace perfetta, coi Beati. E perciò chiediamo anche la fine del regno del peccato, del demonio e delle tenebre.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera:
Signore, abbi misericordia di me, e fa' ciò che ti suggerisce il cuore. Abbi misericordia di me, Dio mio, e liberami da tutto ciò che m'impedisce di giungere a Te e fa' che nell'ora della mia morte l'anima mia non oda una sentenza terribile, ma le salutari parole della tua voce: "Vieni, benedetta, dal Padre mio" e si rallegri l'anima mia alla vista del tuo volto.
3 Pater, Ave, Gloria.
sabato 26 luglio 2008
La Novena all'Amore Misericordioso di Gesù. III giorno
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre Nostro "Sia santificato il tuo Nome". E’ questa la prima cosa che dobbiamo desiderare, la prima cosa che dobbiamo chiedere nell'orazione, l'intenzione che deve presiedere tutte le nostre opere ed azioni: che Dio sia conosciuto, amato, servito ed adorato, e che al suo potere si sottometta ogni creatura.
Domanda
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, aprimi le porte della tua pietà; imprimi in me il sigillo della tua sapienza, affinchè mi veda libero da ogni affetto illecito. Fa' che io ti serva con amore, allegrezza e sincerità e che, confortato col soave aroma della tua divina parola e dei tuoi comandamenti, vada sempre avanzando nelle virtù.
3 Pater, Ave, Gloria.
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre Nostro "Sia santificato il tuo Nome". E’ questa la prima cosa che dobbiamo desiderare, la prima cosa che dobbiamo chiedere nell'orazione, l'intenzione che deve presiedere tutte le nostre opere ed azioni: che Dio sia conosciuto, amato, servito ed adorato, e che al suo potere si sottometta ogni creatura.
Domanda
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, aprimi le porte della tua pietà; imprimi in me il sigillo della tua sapienza, affinchè mi veda libero da ogni affetto illecito. Fa' che io ti serva con amore, allegrezza e sincerità e che, confortato col soave aroma della tua divina parola e dei tuoi comandamenti, vada sempre avanzando nelle virtù.
3 Pater, Ave, Gloria.
venerdì 25 luglio 2008
La Novena all'Amore Misericordioso di Gesù. II giorno
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione: sulle parole del Padre nostro: "Che sei nei cieli". Diciamo che sei nei cieli, quantunque Dio si trovi in ogni luogo come Signore del Cielo e della Terra, perché la considerazione del cielo ci muove ad amarlo con più ardore e a vivere in questa vita come pellegrini, aspirando alle cose celesti.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, so che tu rialzi i caduti, togli dal carcere i prigionieri, non disprezzi nessun afflitto e guardi con amore e misericordia tutti i bisognosi. Perciò ascoltami, ti prego, poiché ho bisogno di trattare con te sulla salute dell'anima mia e di ricevere i tuoi salutari consigli. Mi spaventano i miei peccati; Gesù mio, mi vergogno della mia ingratitudine e della mia diffidenza. Ho grande timore del tempo che mi desti per operare il bene e che io ho speso male, e quel che è peggio, offendendoti. A Te ricorro, Signore, che hai parole di vita eterna.
3 Pater, Ave, Gloria.
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione: sulle parole del Padre nostro: "Che sei nei cieli". Diciamo che sei nei cieli, quantunque Dio si trovi in ogni luogo come Signore del Cielo e della Terra, perché la considerazione del cielo ci muove ad amarlo con più ardore e a vivere in questa vita come pellegrini, aspirando alle cose celesti.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, so che tu rialzi i caduti, togli dal carcere i prigionieri, non disprezzi nessun afflitto e guardi con amore e misericordia tutti i bisognosi. Perciò ascoltami, ti prego, poiché ho bisogno di trattare con te sulla salute dell'anima mia e di ricevere i tuoi salutari consigli. Mi spaventano i miei peccati; Gesù mio, mi vergogno della mia ingratitudine e della mia diffidenza. Ho grande timore del tempo che mi desti per operare il bene e che io ho speso male, e quel che è peggio, offendendoti. A Te ricorro, Signore, che hai parole di vita eterna.
3 Pater, Ave, Gloria.
giovedì 24 luglio 2008
novena di Madre Speranza
Paola ci propone:
Cari amici,
vorrei proporre di pregare la novena di Madre Speranza, che trovate in allegato, tutti insieme con un'intenzione particolare che va ai nostri responsabili Giampiero e Francesca i quali ora più che mai sono nei nostri cuori e nelle nostre preghiere. Mi piace l'idea che tutta Scuola di Comunità di Montefalco sia unita spiritualmente soprattutto in questo momento.
Di seguito trovate riportato il primo giorno.
1 GIORNO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle prime parole del Padre nostro. "Padre", è il titolo che conviene a Dio, perché a lui dobbiamo quanto è in noi nell'ordine della natura e in quello soprannaturale della grazia che ci fa suoi figli adottivi. Vuole che lo chiamiamo Padre, perché come figli lo amiamo, gli obbediamo e lo veneriamo, e per destare in noi gli affetti di amore e di fiducia per i quali otterremo quanto gli domandiamo. "Nostro", perché non avendo Dio che un Figlio naturale, nella sua infinita carità, ne volle avere molti adottivi, per poter comunicare ad essi le sue ricchezze; e perché, avendo tutti lo stesso Padre, ed essendo fratelli, ci amassimo tra di noi scambievolmente.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, siimi Padre, custode e guida nel mio pellegrinaggio, affinché nulla mi turbi e non sbagli il mio cammino che a te conduce. E Tu, Madre mia, che generasti e, con le tue delicate mani, curasti il buon Gesù, educami e aiutami nel compimento dei miei doveri, conducendomi per i sentieri dei comandamenti. Dì per me a Gesù: "Ricevi questo figlio; te lo raccomando con tutta l’insistenza del mio Cuore Materno."
3 Pater, Ave, Gloria.
Cari amici,
vorrei proporre di pregare la novena di Madre Speranza, che trovate in allegato, tutti insieme con un'intenzione particolare che va ai nostri responsabili Giampiero e Francesca i quali ora più che mai sono nei nostri cuori e nelle nostre preghiere. Mi piace l'idea che tutta Scuola di Comunità di Montefalco sia unita spiritualmente soprattutto in questo momento.
Di seguito trovate riportato il primo giorno.
1 GIORNO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Orazione preparatoria
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu però, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato, ma con le tue parole: "domandate otterrete", mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia, ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che sollecito in questa novena, e soprattutto la grazia di riformare la mia condotta e d'ora innanzi di accreditare la mia fede con le opere vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle prime parole del Padre nostro. "Padre", è il titolo che conviene a Dio, perché a lui dobbiamo quanto è in noi nell'ordine della natura e in quello soprannaturale della grazia che ci fa suoi figli adottivi. Vuole che lo chiamiamo Padre, perché come figli lo amiamo, gli obbediamo e lo veneriamo, e per destare in noi gli affetti di amore e di fiducia per i quali otterremo quanto gli domandiamo. "Nostro", perché non avendo Dio che un Figlio naturale, nella sua infinita carità, ne volle avere molti adottivi, per poter comunicare ad essi le sue ricchezze; e perché, avendo tutti lo stesso Padre, ed essendo fratelli, ci amassimo tra di noi scambievolmente.
Domanda:
Gesù mio, a Te ricorro in questa prova. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e per la tua misericordia perdona le mie colpe; e quantunque sia indegno di ottenere ciò che ti domando, compi pienamente i miei desideri, se ciò è di gloria per Te e di bene per l’anima mia. Nelle tue mani mi rimetto fa’ di me secondo il tuo piacimento.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere in questa novena).
Preghiera: Gesù mio, siimi Padre, custode e guida nel mio pellegrinaggio, affinché nulla mi turbi e non sbagli il mio cammino che a te conduce. E Tu, Madre mia, che generasti e, con le tue delicate mani, curasti il buon Gesù, educami e aiutami nel compimento dei miei doveri, conducendomi per i sentieri dei comandamenti. Dì per me a Gesù: "Ricevi questo figlio; te lo raccomando con tutta l’insistenza del mio Cuore Materno."
3 Pater, Ave, Gloria.
domenica 20 luglio 2008
Il Re del Portogallo
di Luigi Giussani
Figuriamoci un paesino di montagna, alcuni decenni fa. Un'unica mulattiera unisce il villaggio al paese più grande, giù a fondo valle. Non c'è un medico stabile, ma c'è il comune, con un sindaco. Tutti vivono del bosco, qualche gallina, qualche mucca, nessun nesso col mondo. Un paesino chiuso, degradato. Nell'unica casa un po' bella del paese una famiglia venuta dalla città viene a stabilirsi. Un signore e una signora molto distinti, due bambini. Sono gentilissimi, ma tutto il villaggio si ritrae di fronte a loro. Li spiano dalle fessure delle persiane quando passano, nell'unica botteguccia del paese non accettano alcun tipo di conversazione, nessuno li saluta. Accade un giorno che un abitante del paese si infortuna gravemente. La signora è medico e si adopera in tutti i modi fino alla sua completa guarigione. Così il ghiaccio si rompe e via via, molto lentamente, si crea non tanto un affiatamento a parole, ma un affiatamento pratico. Anche lui si rende disponibile a ogni necessità: un camino si rompe, un macchinario da riparare..., quel signore di città sa sempre come intervenire. «Sarà un ingegnere», dicono tra loro in paese. Lui la sera andava sempre nell'unica osteria del villaggio dove gli uomini giocavano a carte avvolti in una nuvola di fumo. E, dapprima, se ne stava lì a guardare, poi nell'impaccio generale chiede di poter giocare anche lui, e gli uomini del paese scoprono che è anche un ottimo giocatore. Insomma, dopo qualche settimana quella era la famiglia più amata del paese. Una domenica, mentre stavano giocando a carte, si interrompe per raccontare di quando aveva viaggiato nella Terra del Fuoco e tutti se ne stavano lì con le carte in mano e la pipa in bocca ad ascoltarlo, perché parlava in modo affascinante, sapeva una infinità di cose. A un certo punto il più vecchio di tutti tira fuori la pipa dalla bocca, mette giù le carte e dice:
«Senti, tu devi rispondere alla nostra curiosità. Molti fra noi dicono che sei un ingegnere, molti dicono che sei uno scienziato, altri dicono altre cose. Ma tu chi sei? Come fai a essere così bravo in tutto, a sapere tante cose?».
Allora lui dice: «Amici, adesso che siamo veramente in confidenza ve lo posso dire. Però non dovete tradirmi, perché per una serie di ragioni la mia posizione è delicata nei confronti della legge, e se si sapesse che sono qui mi arresterebbero subito. Io sono il re del Portogallo in esilio».
A nessuno lì nell'osteria viene in mente di mettere in dubbio questa risposta: la sua risposta, inimmaginabile, s'addiceva al suo tipo di persona.
Figuriamoci un paesino di montagna, alcuni decenni fa. Un'unica mulattiera unisce il villaggio al paese più grande, giù a fondo valle. Non c'è un medico stabile, ma c'è il comune, con un sindaco. Tutti vivono del bosco, qualche gallina, qualche mucca, nessun nesso col mondo. Un paesino chiuso, degradato. Nell'unica casa un po' bella del paese una famiglia venuta dalla città viene a stabilirsi. Un signore e una signora molto distinti, due bambini. Sono gentilissimi, ma tutto il villaggio si ritrae di fronte a loro. Li spiano dalle fessure delle persiane quando passano, nell'unica botteguccia del paese non accettano alcun tipo di conversazione, nessuno li saluta. Accade un giorno che un abitante del paese si infortuna gravemente. La signora è medico e si adopera in tutti i modi fino alla sua completa guarigione. Così il ghiaccio si rompe e via via, molto lentamente, si crea non tanto un affiatamento a parole, ma un affiatamento pratico. Anche lui si rende disponibile a ogni necessità: un camino si rompe, un macchinario da riparare..., quel signore di città sa sempre come intervenire. «Sarà un ingegnere», dicono tra loro in paese. Lui la sera andava sempre nell'unica osteria del villaggio dove gli uomini giocavano a carte avvolti in una nuvola di fumo. E, dapprima, se ne stava lì a guardare, poi nell'impaccio generale chiede di poter giocare anche lui, e gli uomini del paese scoprono che è anche un ottimo giocatore. Insomma, dopo qualche settimana quella era la famiglia più amata del paese. Una domenica, mentre stavano giocando a carte, si interrompe per raccontare di quando aveva viaggiato nella Terra del Fuoco e tutti se ne stavano lì con le carte in mano e la pipa in bocca ad ascoltarlo, perché parlava in modo affascinante, sapeva una infinità di cose. A un certo punto il più vecchio di tutti tira fuori la pipa dalla bocca, mette giù le carte e dice:
«Senti, tu devi rispondere alla nostra curiosità. Molti fra noi dicono che sei un ingegnere, molti dicono che sei uno scienziato, altri dicono altre cose. Ma tu chi sei? Come fai a essere così bravo in tutto, a sapere tante cose?».
Allora lui dice: «Amici, adesso che siamo veramente in confidenza ve lo posso dire. Però non dovete tradirmi, perché per una serie di ragioni la mia posizione è delicata nei confronti della legge, e se si sapesse che sono qui mi arresterebbero subito. Io sono il re del Portogallo in esilio».
A nessuno lì nell'osteria viene in mente di mettere in dubbio questa risposta: la sua risposta, inimmaginabile, s'addiceva al suo tipo di persona.
Un incontro
Ogni giorno viviamo le parole "Un incontro eccezionale " che mi genera stupore, sta a noi decidecedere se quell'incontro con un testimone casuale, ma che ritengo affidabile, è una dimostrazione di fede , se dalle parole non di chiesa ma di vita quotidiana di noi riusciamo a vedere Dio. Se questo mi viene concesso allora ho la responsabilità di fare qualcosa, fosse solo una cena con il testimone, ma DEVO fare qualcosa.
Forse sono stata ambigua e poco chiara... ma è domenica mattina... Buona giornata a tutti
Forse sono stata ambigua e poco chiara... ma è domenica mattina... Buona giornata a tutti
giovedì 17 luglio 2008
Estrema sintesi dei capitoli “Fede” e “Libertà” de “Si può vivere così?” di Don Luigi Giussani
Ieri sera Enrico ci ha regalato una sintesi del lavoro svolto sui due capitoli..
Prima di conoscere, per conoscere, bisogna incominciare
Un qualcosa, un incontro, una parola, un avvenimento, che non spiega sufficientemente il perché, ma mi basta per incominciare la strada che porta a Cristo.
…quindi prima di poter sapere è ragionevole incominciare…
Cos’è la fede?
• Riconoscere un testimone e darne un giudizio ragionevole di attendibilità, per poter credere a ciò che afferma.
• La storia umana e la stessa convivenza umana è basata sulla fede/fiducia del prossimo: altrimenti come faccio a fidarmi dei consigli del mio dottore, del pane del panettiere, ecc.
La ragione è la caratteristica più esaltata nella fede.
Se non sono attento, concentrato, forte, leale con me stesso, acuto nell’osservare e quindi non uso la “ragione” come faccio a fidarmi di chi ho davanti?
La credibilità del testimone
La fiducia è un problema di coerenza con una evidenza della ragione raggiunta, direttamente o attraverso un testimone, subito o in seguito ad una convivenza. (pag. 41 - anche se è meglio spiegato su Il senso religioso).
La fede in Cristo: un fatto nuovo nel mondo.
Un INCONTRO ECCEZIONALE che mi genera STUPORE con un TESTIMONE che ragionevolmente ritengo affidabile, dopo il quale ho la RESPONSABILITÀ di SCEGLIERE (LA LIBERTÀ) di seguire CRISTO.
Cos’è la libertà?
È soddisfazione, è un desiderio soddisfatto, compiuto, perfetto.
È direttamente proporzionale alla vicinanza a Dio (più si è vicini a Dio più si è liberi)
Ricerca della libertà
Dio ci stimola continuamene alla ricerca della libertà ( e quindi ad avvicinarsi a Lui) attraverso il suo Creato e le sue Creature.
Libertà imperfetta
Finché non saremo presso di Lui, e saremo essere umani possiamo vivere una libertà imperfetta; perché ci troveremo sempre di fronte ad una scelta tra il bene ed il meno bene, tra il bene ed il male, tra un’attrattiva forte ma più lontana da Dio e un’attrattiva meno forte ma più vicina a Dio.
Condizioni della libertà
Per saper scegliere l’attrattiva migliore per noi che ci fa avvicinare a Dio dobbiamo avere:
- Coscienza del progetto divino che Egli ha per noi;
- Governo di sé : avere la “forza di strappo” per allontanarsi da situazioni “negative”
La compagnia
Ma per riuscire nelle due condizioni della libertà bisogna avere l’aiuto di una comunità che ci educhi a tali condizioni.
Perché seguire la comunità, la propria parrocchia, gruppi di preghiera, ecc. è SEGUIRE CRISTO
Prima di conoscere, per conoscere, bisogna incominciare
…quindi prima di poter sapere è ragionevole incominciare…
Cos’è la fede?
• Riconoscere un testimone e darne un giudizio ragionevole di attendibilità, per poter credere a ciò che afferma.
• La storia umana e la stessa convivenza umana è basata sulla fede/fiducia del prossimo: altrimenti come faccio a fidarmi dei consigli del mio dottore, del pane del panettiere, ecc.
La ragione è la caratteristica più esaltata nella fede.
Se non sono attento, concentrato, forte, leale con me stesso, acuto nell’osservare e quindi non uso la “ragione” come faccio a fidarmi di chi ho davanti?
La credibilità del testimone
La fiducia è un problema di coerenza con una evidenza della ragione raggiunta, direttamente o attraverso un testimone, subito o in seguito ad una convivenza. (pag. 41 - anche se è meglio spiegato su Il senso religioso).
La fede in Cristo: un fatto nuovo nel mondo.
Un INCONTRO ECCEZIONALE che mi genera STUPORE con un TESTIMONE che ragionevolmente ritengo affidabile, dopo il quale ho la RESPONSABILITÀ di SCEGLIERE (LA LIBERTÀ) di seguire CRISTO.
Cos’è la libertà?
È soddisfazione, è un desiderio soddisfatto, compiuto, perfetto.
È direttamente proporzionale alla vicinanza a Dio (più si è vicini a Dio più si è liberi)
Ricerca della libertà
Dio ci stimola continuamene alla ricerca della libertà ( e quindi ad avvicinarsi a Lui) attraverso il suo Creato e le sue Creature.
Libertà imperfetta
Finché non saremo presso di Lui, e saremo essere umani possiamo vivere una libertà imperfetta; perché ci troveremo sempre di fronte ad una scelta tra il bene ed il meno bene, tra il bene ed il male, tra un’attrattiva forte ma più lontana da Dio e un’attrattiva meno forte ma più vicina a Dio.
Condizioni della libertà
Per saper scegliere l’attrattiva migliore per noi che ci fa avvicinare a Dio dobbiamo avere:
- Coscienza del progetto divino che Egli ha per noi;
- Governo di sé : avere la “forza di strappo” per allontanarsi da situazioni “negative”
La compagnia
Ma per riuscire nelle due condizioni della libertà bisogna avere l’aiuto di una comunità che ci educhi a tali condizioni.
Perché seguire la comunità, la propria parrocchia, gruppi di preghiera, ecc. è SEGUIRE CRISTO
Siamo in rete...
Ciao a tutti, a seguito di una piacevole serata con alcuni del gruppo dei cl di montefalco è nata l'idea di creare questo blog, e un piccolo sito, www.clmontefalco.eu (il sito sarà on line a breve).
Il blog nasce per diversi motivi, per farci vedere in rete e per far si che tutti possiamo scrivere nei momenti e nelle ore più impensante...
In fondo può essere un modo di sopperire alla mancanza degli incontri del mercoledi sera e per tenerci aggiornati.
Il blog nasce per diversi motivi, per farci vedere in rete e per far si che tutti possiamo scrivere nei momenti e nelle ore più impensante...
In fondo può essere un modo di sopperire alla mancanza degli incontri del mercoledi sera e per tenerci aggiornati.
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