lunedì 6 ottobre 2008

Cari AMICI tutti,
questa settimana è confermato l’incontro per MERCOLEDI’ 8 OTTOBRE 2008 alle ore 20:30, presso la saletta del MONASTERO di San LEONARDO in Montefalco.Dato per certo che il capitolo dell’OBBEDINZA va approfondito fino all’assemblea generale che si terrà prima di Natale 2008, per il prossimo mercoledì il lavoro di Scuola di Comunità continua rileggendo il capitolo dell’OBBEDIENZA del libro: SI PUO’ VIVERE COSI’ (da pag. 131 a pag140 della “nuova edizione” e da pag. 110 a pag 118 della “vecchia edizione”). L’indicazione per il prossimo incontro è :
approfondirne la lettura in casa ed arrivare all’appuntamento di Mercoledì 8 p.v. con UNA PROPRIA RIFLESSIONE ... UNA DOMANDA, UNA PROPRIA TESTIMONIANZA VISSUTA... insomma un qualcosa che la lettura che andiamo a rifare ci provoca, ci suscita; leggere qualche pagina dell’Assemblea sull’OBBEDIENZA.
Con questo lavoro arriviamo all’incontro preparati a rispondere a questa domanda: COS’E’ PER ME LA RAGIONE, COS’E’ PER ME L’OBBEDIENZA?Riflettiamo su questa domanda anche quando siamo al lavoro, in ogni istante possibile della nostra giornata

prossimo incontro

Cari AMICI tutti,
questa settimana è confermato l’incontro per MERCOLEDI’ 8 OTTOBRE 2008 alle ore 20:30, presso la saletta del MONASTERO di San LEONARDO in Montefalco.Dato per certo che il capitolo dell’OBBEDINZA va approfondito fino all’assemblea generale che si terrà prima di Natale 2008, per il prossimo mercoledì il lavoro di Scuola di Comunità continua rileggendo il capitolo dell’OBBEDIENZA del libro: SI PUO’ VIVERE COSI’ (da pag. 131 a pag140 della “nuova edizione” e da pag. 110 a pag 118 della “vecchia edizione”). L’indicazione per il prossimo incontro è :
approfondirne la lettura in casa ed arrivare all’appuntamento di Mercoledì 8 p.v. con UNA PROPRIA RIFLESSIONE ... UNA DOMANDA, UNA PROPRIA TESTIMONIANZA VISSUTA... insomma un qualcosa che la lettura che andiamo a rifare ci provoca, ci suscita; leggere qualche pagina dell’Assemblea sull’OBBEDIENZA.
Con questo lavoro arriviamo all’incontro preparati a rispondere a questa domanda: COS’E’ PER ME LA RAGIONE, COS’E’ PER ME L’OBBEDIENZA?Riflettiamo su questa domanda anche quando siamo al lavoro, in ogni istante possibile della nostra giornata

venerdì 19 settembre 2008

Scuola di Comunità

Vi informo che la Scuola di Comunità ricomincerà il prossimo MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2008, alle ore 21:00, come in passato, presso i locali del parlatorio del Monastero di San Leonardo in Montefalco Via G. Verdi (recentemente intitolata a Santa Chiara), si consiglia di prepararci leggendo da pagina 115 a pagina 131, seguitando sul solito libro: “SI PUO’ VIVERE COSi?” di Don Luigi Giussani.

per una giornata triste

Dio aprira una via dove sembra non ci sia....come opera non so ma una nuova via vedrò

martedì 19 agosto 2008

16 agosto processione di S.Chiara a Montefalco

La sera della processione in piazza è stato qualcosa di impressionante ..la piazza piena e illuminata dalle candele con la salma di s.chiara nell centro, vista dall'alto sembrava di vedere la gente che va a Lourdes (almeno come si vede in tv, non so dal vero), in fondo possiamo vedere anche questo come un miracolo di S.Chiara.

giovedì 14 agosto 2008

curiosità!!!!!

ciao
mi è capitato di cercare in rete "San Paolo", io speravo di trovare alcuni scritti del santo.. non ci crederet ma nelle prime pagine è uscito di tutto (banche , ospedali, società, alberghi) ma non le informazioni sul santo. Da una parte dimostra quanto il cristianesimo è radicato in questo paese, dall'altra è un po triste.
ciao a tutti e buona giornata

domenica 10 agosto 2008

Moyra un amore senza fine

Ho trovato in ret questo articolo , mi ha colpito e lo riporto integralmente nella speranza di far riflettere.. e di suscitare qualche commento anche legato alla vicenda di Eluana anche se personalmente su Eluana ho idee contrastanti e non riesco a giudicare ne a prendere posizione.
Nel 2000 Moyra, sposata da 5 anni, attendeva il primo figlio, una bimba, che avrebbe dovuto nascere il 18 gennaio.
Invece, un’embolia amniotica, la corsa all’ospedale, Asia muore e la sua mamma va in coma.
La signora Giovanna è la mamma di Moyra Quaresmini e mi accoglie sul portone di casa con un sorriso gioviale, abitano a Nova Milanese, una zona tranquilla di questo paese dell’hinterland milanese. Il nostro primo incontro è stato telefonico e mentre si chiacchierava ho scoperto che, forse, c’eravamo già incontrate a Borghetto Santo Spirito, laddove le persone con handicap hanno l’occasione di trascorrere un periodo di vacanza nella casa dell’Unitalsi. Non avrei mai immaginato che sua figlia fosse la donna in coma vegetativo di cui avevo sentito parlare: ho sempre pensato che le persone in coma vegetativo stessero tutto il giorno stese in un letto ed invece sua figlia era in spiaggia, in carrozzina. Vedi il pregiudizio? Credi già di sapere, e questo non ti da modo di incontrare il vero.

Incontro Moyra per la prima volta mentre se ne sta seduta sulla sua sedia a ruote sul balcone di casa, è un’estate tiepida e lei si gode il sole del mattino che le bacia la pelle.
Arriva un’amica che viene a trovarla e a farle la manicure. Aveva tante amiche Moyra ma ora, mi racconta la mamma, solo qualcuna perché le altre preferiscono ricordarla com’era.
Mi viene spontaneo pensare che è una frase che si dice davanti alle persone defunte, ma Moyra non lo è, questo è certo, basta guardarla mentre sorride alla mamma che la bacia sul collo.
Sulle pareti della sua stanza le foto di prima, quando faceva la parrucchiera e quando progettava un futuro da moglie e mamma, prima di quel 13 gennaio, quando la vita ha fatto una giravolta e nulla di quello che si era pensato, immaginato, accarezzato è avvenuto come previsto.

Nel 2000 Moyra, sposata da 5 anni, attendeva il primo figlio, una bimba, che avrebbe dovuto nascere il 18 gennaio.
Tutti attendevano Asia: la futura nonna l’aveva vista nell’ecografia succhiarsi il dito, ed anche il futuro nonno Faustino aveva potuto vederla attraverso lo schermo quando, mancavano pochi giorni al termine della gestazione.
Invece, un’embolia amniotica, la corsa all’ospedale, Asia muore e la sua mamma va in coma.

Ora Giovanna e Faustino lo raccontano con serenità, capisci che hanno passato momenti atroci, ma anche che li hanno superati, che vivono una serenità ed una complicità che si coglie guardandoli.

Andiamo in cucina, papà Faustino ci prepara il cafè e la mamma porta tra noi anche Moyra, le fa bere il succo di frutta con il cucchiaino. Inizialmente Moyra era alimentata con la Peg, ne abbiamo sentito parlare molto in questi giorni: si tratta del sondino dal quale passa l’alimentazione per molte delle persone in coma vegetativo, come accade anche per Eluana Englaro, ma ora Moyra mangia con il cucchiaino, grazie alla pazienza e alla tenacia della sua mamma. Il sondino naso-gastrico serve solo per l’acqua, ma la mamma nutre la speranza che ci si possa liberare anche di quello.
Sul fornello si sta cocendo un coniglio e la casa profuma di buono.
Ci raccontiamo come se ci conoscessimo da sempre, papà Faustino è un pratico e mi racconta che bisognerebbe avere il coraggio di dire le cose come stanno, che le persone in coma costano e che forse, dietro a questa frenesia di staccare il sondino che le alimenta, c’è anche una mentalità che considera le persone come Moyra un peso.

Sia chiaro, nessuno di noi vorrebbe fare certe fatiche, ma la vita a volte traccia sentieri imprevisti e tu, guardando questa famiglia, capisci che il loro hanno scelto di percorrerlo questo sentiero, è un eroico quotidiano, per certi versi come quello di tanti altri. - Ci sono malattie che non si vedono -, mi dice il signor Faustino, persone che non vanno in giro su una sedia a ruote e nessuno conosce la loro fatica e la loro pena, ma è la vita, ed è fatta anche di questo.
Il Comune manda due persone che tutte le mattine si occupano di Moyra, la lavano e la pettinano; poi l’Asl manda la fisioterapista ma, poi, rimangono il sabato e la domenica dove tutti i servizi si interrompono e, forse, si potrebbe pensare a migliorare questo aspetto. e Poi ci sono alcune forniture farmaceutiche che non sono gratuite, anche di questo bisognerebbe tenere conto.
L’amica di Moyra ci saluta. Prima di uscire accarezza Moyra sulle spalle ed è chiaro che a lei queste coccole piacciono.
Inoltre riesce a farsi capire quand’è in posizione scomoda o quando vuole farsi rimettere a letto, è chiaro che il grande amore e la serenità che trasmettono le persone che le stanno intorno l’aiutano a fare quei piccoli progressi che sono per lei una grande conquista.
Moyra e la sua famiglia sono una risorsa per tutti, non solo per chi vive e affronta lo stesso problema, ma anche per chi, come noi, è preso da mille altri problemi, per gli adolescenti che spesso cercano di “vivere la vita al massimo” rischiando di buttarla via. Passare qualche pomeriggio a casa dei signori Quaresmini potrebbe essere davvero uno scambio d’esperienze, toccare con mano come la vita sia bella, sempre, se accolta e coccolata anche nelle difficoltà.
Il coniglio è cotto e la signora Giovanna butta la pasta nell’acqua che bolle, tra un po’ pranzeranno ed anche Moyra mangerà il pranzo frullato di mamma Giovanna, io li saluto, ma esco con la certezza di avere incontrato nuovi amici, persone che con la loro vita ti aiutano a guardare in modo differente anche al tuo destino.


preso da: http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=9393